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ZENIT Fluid

Dal 2000 Massimo Sestini inizia a concentrare la sua ricerca visiva sulla prospettiva zenitale, scattando fotografie da un punto perfettamente perpendicolare al soggetto ritratto. Questa tipologia di immagini lo porta a cambiare il suo approccio alla fotografia e a intraprendere diversi progetti seriali a lungo termine.

Il 2014 rappresenta un vero turning point in questa direzione: Massimo Sestini che già in precedenza ha avviato una collaborazione con la Marina Militare Italiana, quell’anno ha l’opportunità di salire a bordo della Fregata FREMM Bergamini, durante l’Operazione Mare Nostrum, organizzata dal governo italiano per soccorrere e trarre in salvo migranti e rifugiati che rischiano la vita attraversando il Mar Mediterraneo.

Il 7 giugno, dopo molti giorni di tempesta, l’equipaggio della Begamini avvista un barcone stipato di gente, Sestini lo sorvola con l’elicottero e riesce a scattare la fotografia – intitolata Mare Nostrum – che è stata selezionata tra le Top 10 images of 2014 da TIME, ha vinto un World Press Award 2015 nella categoria General News ed è stata pubblicata su centinaia di testate in tutto il mondo (tra cui Photo France, The Guardian, Internazionale, The Economist, L’espresso, Die Zeit). Questo scatto inoltre è stato utilizzato all’interno di diverse campagne umanitarie internazionali, come per esempio l’iniziativa promossa da UNHCR (Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati) Millions Have Fled Conflict- Please Help Today e la campagna di raccolta fondi per i rifugiati, sostenuta da Google lo scorso autunno TOGETHER

Incoraggiato dall’interesse di diversi esperti di fotografia e collezionisti di rilievo, Massimo Sestini ha gradualmente sviluppato un interesse per la fotografia fine art. Nel marzo 2014, infatti, decide di tirare un’edizione limitata di 9 del progetto Zenith.

Tutte le fotografie che fanno parte della serie Zenith Fluid rappresentano un rarissimo esempio di immagini zenitali dei paesaggi italiani e di eventi nazionali di rilievo. Ogni volo è preceduto da una fase di studio preliminare in cui Massimo Sestini individua le aree specifiche su cui puntare il suo obiettivo e gli elementi naturali o architettonici a cui intende dare risalto. Le fotografie realizzate da un elicottero a oltre 2000 metri di altezza, paradossalmente fanno scoprire particolari del nostro quotidiano che altrimenti rimarrebbero ignorati. E’ proprio la prospettiva zenitale a conferire loro una nuova visibilità. Nonostante le immagini diano un senso di realtà congelata in un rigido istante, sono state scattate muovendosi a 200 chilometri orari, per evitare l'effetto sfocatura sopra l'obiettivo causato dalla bolla di calore prodotta dal motore dell'elicottero se a velocità nulla stazionasse in volo.

E’ solo grazie ai molti anni di esperienza se Massimo Sestini, in bilico fuori dal portellone di un elicottero in movimento, è in grado di catturare visioni così nitide del relitto della Costa Concordia adagiata su un fianco, dei barconi dei migranti abbandonati sull’isola di Lampedusa, delle spiagge sbiancate di Rosignano Marittima, della storica regata della Barcolana a Trieste, delle coste più famose d’Italia e le loro meraviglie naturali, di eventi sportivi o celebrazioni nazionali. Elementi eterogenei mostrati da una prospettiva assolutamente peculiare, si trasformano in pattern unici e motivi quasi astratti.

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